LA FIBROLISI DIACUTANEA: COSA C’È DA SAPERE

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La fibrolisi diacutanea consiste in un intervento specifico strumentale, finalizzato alla normalizzazione delle funzioni del sistema muscolo-scheletrico, con estrema precisione e conservando l’integrità della pelle. E’ considerato un atto chirurgico a “cielo coperto” col quale vengono rotti (lisati) aderenze e corpuscoli fibrosi responsabili della simulazione di svariate patologie.

Si tratta di una metodica utilizzata in ortopedia, reumatologia, fisiatria, medicina sportiva e fisioterapia, che si rivela utile e in alcuni casi indispensabile in situazioni morbose di difficile trattamento che interessano i tessuti molli e le fibrosi para e peri articolari. Una numerosa casistica clinica pluridecennale conferma l’efficacia della terapia in situazioni persistenti da tempo ed insensibili ad altri trattamenti.

Rappresenta una tecnica per uso specifico, che offre ottimi risultati nel trattamento di varie patologie che colpiscono il sistema muscoloscheletrico, soprattutto se applicata a livello dei tessuti molli. A volte può essere evidenziato un precedente trauma (contusioni, ematomi, stiramenti muscolari) o una patologia da sovraccarico funzionale da posture scorrette o da attività sportiva.

La sua azione di rilascio tra le partizioni interfasciali, e miofasciali, ripristina il corretto scorrimento dei differenti piani anatomici durante il movimento e risolve potenziali fenomeni di compressione che possono causare dolore e disfunzione.

In presenza di eventi acuti la risposta del nostro organismo non sempre è ottimale. Il processo di guarigione può non essere perfetto e il risultato è la presenza di “cicatrici” o “aderenze” nei muscoli o nei tendini; tali cicatrici si presentano sotto varie forme come noduli o aderenze fibrose. A volte il processo di riassorbimento di tali strutture può durare mesi, se spontaneo, a volte può non avvenire. La fibrolisi cerca di avviare o accelerare il processo di riassorbimento, riportando il tessuto in condizioni di normalità.

Se applicata correttamente, dimostra un’efficacia superiore ad altri mezzi fisioterapici nelle aderenze post-traumatiche e post-infiammatorie con sintomatologia dolorosa e limitazione funzionale.

La fibrolisi ha importanza anche ai fini diagnostici perché rende possibile percepire e localizzare con una palpazione profonda strumentale la presenza di formazioni fibrose nel contesto dei tessuti molli. Le spatole utilizzate consentono di esplorare e localizzare processi reattivi anche di modesta entità grazie alla forma dello strumento e alle piccole dimensioni delle punte esploranti, e di trattare anche zone situate in profondità.

La chiave del successo in questa tecnica è senza dubbio rappresentata dalla corretta comprensione di come e quando utilizzare il giusto strumento, le tecniche di prensione e l’utilizzo dei dispositivi.

Tratteremo questi e tanti altri aspetti durante il corso “FIBROLISI: TECNICHE DI UTILIZZO” in programma il 03 Dicembre 2022. Lo faremo con il docente Corrado Comunale, Massofisioterapista e Osteopata perfezionato in manipolazione miofasciale integrata e terapia manuale e autore del libro “Fibrolisi in terapia manuale”.

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