Tra i dismorfismi neonatali, la plagiocefalia è uno dei motivi di consulto più frequente tra i genitori e gli osteopati, i quali devono necessariamente scambiare continue informazioni con il pediatra di riferimento.
La plagiocefalia posizionale è una deformazione cranio-facciale, non patologica, che può comportare un appiattimento di un lato del cranio. Quando l’appiattimento riguarda entrambi i lati del cranio, si parlerà di brachicefalia.
Quale che sia la causa, il lavoro di prevenzione e di correzione della postura svolto dai genitori a casa, è di fondamentale importanza. A secondo del grado di severità, la plagiocefalia si può presentare con:
- appiattimento della testa nella parte posteriore del cranio, in corrispondenza dell’occipite;
- alterazione della forma della parte mediana del cranio, e l’orecchio omolaterale all’appiattimento si sposta più avanti;
- può coinvolgere anche l’osso frontale, il mascellare e lo zigomatico.
L’appiattimento dell’occipite, più o meno importante, è sempre presente. Le altre caratteristiche dipendono da vari fattori come il tipo e la durata della “forza” deformante a cui è stato sottoposto il cranio, la sua malleabilità, la presenza di altri problemi ma soprattutto la rapidità della presa in carico del problema. Prima si interviene, migliori sono le aspettative.
I bambini con Plagiocefalia sono facilitati a ruotare la testa da una parte e tendono quindi ad “appoggiarsi” sempre dallo stesso lato; occorre quindi fornire degli stimoli volti ad interrompere questo schema e costruirne uno nuovo, positivo e che risvegli il fisiologico equilibrio nel paziente.
Questi e tanti altri aspetti verranno trattatati durante il Corso “Il trattamento dei dismorfismi neonatali“ in programma il 28-29 Gennaio 2023. Lo faremo con Guido Viola, Osteopata pediatrico e della maternità.
I posti sono limitati, compila il form per essere contattato e scoprire di più!